World Car of the Year 2010: in finale Mercedes Classe E, Toyota Prius e Volkswagen Po

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Durante le giornate stampa del Salone di Ginevra, sono state annunciate le tre finaliste assolute del World Car of the Year Award 2010. A scontrarsi nel match decisivo saranno tre modelli molto importanti che hanno visto la luce nel corso dell’anno passato: Mercedes Classe E, Toyota Prius e Volkswagen Polo.

L’ambito riconoscimento, che ovviamente prevede anche diversi premi di categoria (World Performance Car, World Green Car e World Car Design of the Year), sarà assegnato all’inaugurazione del Salone di New York, in programma per il prossimo 1° aprile.

Da un elenco iniziale di trenta nuovi modelli, si è passati ad una rosa di dieci finaliste, dalla quale sono emerse le tre contendenti migliori. A quale date la vostra preferenza?











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Fonte Autoblog.it
 
Tre auto completamente diverse. La mia preferenza è per la Polo, veramente carina (e cara!), una fine serie perfettamente riuscita con quell'aspetto da Golf con qualche centimetro in meno qua e là.
 
Tre auto completamente diverse. La mia preferenza è per la Polo, veramente carina (e cara!), una fine serie perfettamente riuscita con quell'aspetto da Golf con qualche centimetro in meno qua e là.

Come design sì, ci può certamente stare la Polo; per il resto, però, tecnicamente e "politicamente" non aggiunge nulla di nuovo al mercato automobilistico.
 
La mia cara Prius non potrà mai vincere, sarebbe una ladrata una macchina così difettosa che non frena e che accelera da sola che vince il best car, potrebbero dire che Toyota paga per riaccreditarsi!!:biggrin2:
 
Come design sì, ci può certamente stare la Polo; per il resto, però, tecnicamente e "politicamente" non aggiunge nulla di nuovo al mercato automobilistico.

Vero. L'automobile è un prodotto "maturo", come tanti altri beni inventati nel secolo scorso (p.e.: lavatrici, frigoriferi) per i quali gli attuali livelli di conoscenza scientifica non possono più apportare radicali cambiamenti. Ai fini del continuo rinnovo produttivo, e per pura sopravvivenza, nonchè per adeguamenti a nuove normative, l'evoluzione di tali prodotti prosegue, stimolando una domanda prevalentemente di sostituzione e/o per l'ingresso in quei pochi mercati dove la diffusione di tali prodotti non è ancora capillare. Per rimanere in tema di auto, ne vedremo diverse quando l'evoluzione scientifica sarà in grado di far mettere in produzione economica (non sperimentale) nuovi motori ad energia veramente alternativa, nuovi materiali sostitutivi di ferro e plastiche, nuove modalità di avanzamento diverse dalle ruote, e così via. Pensiamo alla bicicletta, strutturalmente molto più semplice di un'automobile. Quelle di Bartali e Coppi non sono tanto diverse da quelle "avvenieristiche" attuali. Sono cambiate le geometrie, i materiali di costruzione, i cambi e freni, ma la bicicletta è un prodotto più che maturo. Si pedala sempre seduti su un sellino, con un movimento trasmesso alla ruota posteriore da pedali collegati alla catena. A meno che ... qualcuno inventi una trasmissione ad aria ... o una seduta ergonomica attualmente non proponibile ...
Ma noi non ci saremo? (Parlo per me).
Così, tanto per divagare.
I nostri figli non sanno che i loro padri sono nati senza telefonino e i nostri bisnonni per scrivere usavano penna e calamaio, non qualcosa che sta in tasca senza sporcare.
Ecco, le auto saranno sempre uguali, finchè qualcuno non troverà un modo di viaggiare veramente alternativo, rivoluzionario come, a fine ottocento, qualcuno ha eliminato la trazione a cavallo, e il carretto ha viaggiato da solo.
 
Ultima modifica:
Questi si che è un bel discorso e che condivido in pieno..purtroppo siamo arrivati al limite..ma in generale questo sta accadendo un po per tutta la tecnologia in generale da quanto vedo.

L'unica cosa che a parer mio potrà cambiare radicalmente qualcosa sono le nanotecnologie :smile:
 
senza dubbio la polo, che ha dettato standard qualitativi di ulteriore livello nel segmento b, pur non essendo innovativa.
 
Discussione interessante.

Sono d'accordo, ragazzi. :smile: E aggiungerei, da appassionato, che mi auguro tanto che l'auto NON cambi, non molto almeno.
Finché sarò vivo io voglio pneumatici, volanti, carburanti (sicuramente ecologici il più possibile); voglio il "piacere" di avere fra le mani un mezzo di trasporto INDIVIDUALE.
Sì, individuale. E dell'ipocrisia della politically correctness me ne strafrego. (Mezzi pubblici? Certo, mandate a lavoro un paese come l'Italia sui mezzi pubblici; fate viaggiare imprenditori, rappresentanti, avvocati, ma anche impiegati e operai, sui mezzi pubblici, ed il "sistema Italia" chiude domani).
 
Questi si che è un bel discorso e che condivido in pieno..purtroppo siamo arrivati al limite..ma in generale questo sta accadendo un po per tutta la tecnologia in generale da quanto vedo.

L'unica cosa che a parer mio potrà cambiare radicalmente qualcosa sono le nanotecnologie :smile:

Anche tu, che sei giovanissimo e hai iniziato a telefonare fuori casa con il cellulare e non conosci il vecchio gettone della Sip (costo: 200 lire), sicuramente hai avuto in regalo una macchina fotografica, compatta o reflex, con le pellicole 23x36. Che in pochi anni sono di fatto sparite. E ora fotografi con una piccolissima macchina da 10 milioni di pixel!
Dicci qualcusa sull'uso delle nanotecnologie (che ignoro) applicabili alle automobili!
 
Anche tu, che sei giovanissimo e hai iniziato a telefonare fuori casa con il cellulare e non conosci il vecchio gettone della Sip (costo: 200 lire), sicuramente hai avuto in regalo una macchina fotografica, compatta o reflex, con le pellicole 23x36. Che in pochi anni sono di fatto sparite. E ora fotografi con una piccolissima macchina da 10 milioni di pixel!
Dicci qualcusa sull'uso delle nanotecnologie (che ignoro) applicabili alle automobili!

Io mi ricordo le schede telefoniche :biggrin2: In effetti ho avuto il primo cellulare a 14 anni..sono stato un po precoce :blush: Ed oggi è ancora peggio!

Per quanto riguarda le nanotecnologie, bè sono qualcosa di fenomenale, su Wikipedia riporta addirittura che se venissero impiegate in largo finirebbe anche il sistema basato sui soldi e la tassazione (anche se viene riportata come citazione senza fonte) in quanto garnatirebbero la creazione di alimenti e farmaci a volonta a costo praticamente zero..

..per quanto riguarda l'uso applicato alle automobili, già adesso si vede qualcosa, come le pellicole nanotecnologiche per i vetri che fanno scivolare l'acqua aumentanto molto la visibilità in caso di pioggia, o magari ci sono delle nano particelle fotocatalitiche che grazie ai raggi solari riescono a "purificare" l'aria (immagina un cruscotto cosparso di tali particelle)..si potrebbero applicare ai carburanti e agli oli per migliorarne le caratterisitiche..ecc. insomma ce ne sono di cose!

Tutto sulle nanotecnologie Ecco il futuro dell'auto - Motori - Repubblica.it
 
Molto interessante. Ma nulla di così rivoluzionario come l'abolizione del cavallo davanti al carro. Attualmente, da come posso capire, si lavora quasi esclusivamente alla riduzione dei pesi. Un ritorno agli anni '70-'80, quando circolavano auto più leggere del 30-40% di quelle attuali. Poi la sicurezza, le barre antintrusione, gli air bag, i catalizzatori, i servocomandi hanno di nuovo appesantito le auto, che, tuttavia, hanno avuto sensibili migliorie per quanto riguarda la progettazione dei motori. Pensiamo ai diesel odierni in confronto a quelli di 20-30 anni fa. Consumi migliori ed elevata efficienza energetica, ma la sicurezza ci fa guidare auto ben diverse di quelle degli anni '80 (esempio: Golf di oggi e Golf di 30 anni fa), e, alla fine, si consuma come prima. L'efficienza e la sicurezza sono sacrificate ai nuovi pesi ed alle norme antinquinamento.
Siamo punto e a capo. E' vero che si diffondono auto elettriche, ibride, ad idrocarburi gassosi, ma i motori a scoppio e diesel rimangono, miglioratissimi, ma sono sempre quelli. In attesa di idee da parte di nuovi signori Barsanti e Matteucci (inventori del motore a scoppio) e Rudolf Diesel (inventore dell'omonimo motore). In attesa di un nuovo Bill Gates che si dedichi a rivoluzionare il modo di viaggiare, nel senso fisico, non di quello dei testi, delle idee, dei calcoli, della conoscenza.
Ma noi non ci saremo?
 
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