Esatto e ti spieghiamo il perchè:Aggiungo a quanto scritto da Big: se durante un tragitto in autostrada a velocità piuttosto sostenuta devi fermarti per fare rifornimento (è questo il caso forse più ricorrente), è sufficiente che alcuni Km prima di imboccare lo svincolo rallenti l’ andatura sui 70/80 Km/h in modo da far raffreddare adeguatamente la turbina e poi ti avvicini alla pompa un po’ a rilento: eviti così di stare fermo col motore al minimo come consigliato dalla Casa.
E’ questa una buona norma da eseguire anche dopo il rodaggio!
"Perchè durante il funzionamento agli alti regimi (oggi le turbine arrivano a compiere anche 200.000 e più giri al minuto, tanto complesse da essre montate senza cuscinetti sugli alberi rotanti, perchè non esistono cuscinetti capaci di reggere questi alti regimi, ma gli alberini "fluttuano" su o dentro bronzine in cui scorre l'olio (memorizza olio) che fa da cuscinetto) la turbina diventa ROVENTE!
Se fermi il motore repentinamente, dopo una corsa eccessiva e quindi una richiesta di carico di potenza eccessiva e spegnendo duqnue in stato di turbocompressore rovente, può succedere (e succede) che l'olio che sta alimentando la turbina, di colpo si ferma nei condotti roventi. A motore spento, la pompa dell'olio non fa circolare il fluido.
A causa dell'eccessivo calore,l'olio sottoposto a choc termico fino alla fase di craking (rottura delle molecole dei legami chimici) e di catrammizzazione.
Insomma l'olio "viene fritto" nei condotti roventi fino a diventare una pece (lacche) che può compromettere la funzionalità del turbocmpressore e dell'olio stesso.
MOLTO PERICOLOSO!
Allora, come ti ha detto Piero, una stabilizzazione ai giri minimi, fa si che l'olio girando, raffreschi quanto basta la turbina e non la faccia restare allo stato rovente...e l'olio non subisce rischi di "rottura"