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TCI Junior Member
Sono felice possessore di una PRIUS dark grey con navi, strisce gomma laterali, e acceleratore a sinistra, dalla sera di lunedì 17/9/07.
Dopo due settimane (il tempo di farmi la mano per 300 km. con questa meraviglia), sono partito per un viaggio di 2200 km.: infatti, lunedì 1/10 alle nove di mattina, io e mia moglie, da Legnano (MI) ci siamo messi in viaggio per Lourdes.
Punto il navi, con autostrade a pedaggio, e mi preannuncia 1070 km.
Per pranzo siamo a Ventimiglia, a gustare delle perfette seppie in umido al ristorante dell’autoporto. Rientriamo in autostrada, e ci tocca pagare 2,10 euro per un centinaio di metri.
Poco dopo il navi mi avverte che “stiamo passando il confine” con la Francia, confine che ormai vede solo il navi…
Fin qui, non mi son curato del consumo, andando sui 120/130, e così siamo sui 5,1 litri per 100 km.: c’è da dire che la PRIUS a queste velocità è molto silenziosa, perfettamente stabile e, se si vuole, molto aggressiva nei sorpassi.
Questo cambio automatico dà una sensazione di tranquillità maggiore che non i soliti cambi automatici, dove schiacciando a fondo si sentono le marcie che tirano su di giri il motore, che poi si siede quando viene scalata una marcia: qui è invece tutta una progressione.
La stabilità forse è anche merito delle batterie che sono piazzate in basso (e quindi abbassano il baricentro della vettura), e che essendo sull’asse delle ruote posteriori, bilanciano un po’ con il loro peso il peso dei motori anteriori.
Verso sera, ci fermiamo a Sète, dopo 686 km., con un consumo medio netto di 5 litrix100 km.
Giretto per la bella città di mare, con un emozionante cimitero marino arroccato su una collina al centro della città, dalle cui tombe a gradinate si ha una surreale amplissima vista sul porto sottostante, e poi sosta ad un hotel della catena Campanile.
La mattina dopo, partenza per Agde, costeggiando una splendida spiaggia libera, tutta sabbia finissima per più di 20 km., ormai completamente deserta (data la stagione), salvo qualche raro pescatore.
Riprendiamo l’autostrada, e presto ci troviamo in mezzo alla nebbia: ogni tanto qualche po’ di pioggia, tutto sommato abbastanza sopportabile.
Ci fermiamo a pranzo nell’area di servizio di Port Lauragais: è un posto che in Italia neppure ci sognamo.
Basti dire che sono diversi km. quadrati di colline e boschi, con benzina, albergo, negozi, ed un ristorante al centro di un lago, collegato con canali al famoso Canal du Midi.
Ed infatti la nostra meta era il ristorante, perché qui fanno il famoso “cassoulet”, che è un “leggerissimo” piatto a base di fagioli, cotenne, piedino di maiale, salsiccia, il tutto crostato al forno in una terrina particolare: sembra che per prepararlo come si deve, ci si debba mettere tre giorni…
Bene, ripartiamo per Tolosa, ed in questa zona mi accorgo che il navi ad ogni casello mi dice di uscire.
Scopro che chissà perché, da qui in poi, bisogna autorizzarlo ad usare oltre le autostrade a pedaggio, anche le superstrade (che lui chiama semplicemente autostrade).
Fatta la modifica, tutto procede regolarmente, e verso sera siamo a Lourdes, dopo altri 404 km.
Oggi ci sono stato più attento a far respirare il pedale dell’acceleratore, ed il consumo è stato di 4,9 litrix100 km., stando fra i 100 ed i 120 km./h.
Mercoledì 3 e giovedì 4 Ottobre, sostiamo a Lourdes, dove c’è in corso il pellegrinaggio nazionale francese del Rosario, e quindi veniamo letteralmente sommersi da una marea di persone (moltissimi giovani): si dice siano almeno quarantamila !
Non vi dico del traffico in questa cittadina, dove le strade sono larghe tre metri con pendenze da montagna, ed i pedoni e le sedie a rotelle hanno sempre la precedenza.
Una tragedia andare a 3 km. all’ora dietro la schiena di gente che va tranquilla anche perché non sente la PRIUS che li segue in elettrico…
Ci consoliamo alla sera all’Hotel St. Sauveur, dove fanno una “potage oignons” che non è una zuppa, ma un capolavoro a base di cipolle dolcissime e non so cos’altro, passato al forno con crostini di pane e spolverato di formaggi vari.
Venerdì 5 Ottobre ripartiamo tardi alla mattina, con destinazione di nuovo Sète, dove arriviamo dopo 382 km. tutti di autostrada.
Stavolta ho viaggiato al risparmio, non superando i 110 km./h., sfruttando al massimo le discese (che bello vedere sul display “consumo zero” per chilometri e chilometri…), ed accodandomi ai TIR, dopo aver scelto quelli che tenevano almeno i 100 km./h.
Risultato, la bellezza di soli 4,6 litri per 100 km., e non per pochi km., ma per ben 382 km. !!!
Verso Tolosa, un display luminoso diceva “pour le planete, je roule à 80/90 km/h.” : per il pianeta, io vado a 80/90 km./h.- Peccato che non c’era nessuno che andasse a 80: quindi, tutti nemici del pianeta !
Sabato 6 Ottobre, l’ultima tirata di 685 km.: qui mi sono reso conto delle vere qualità della PRIUS: pioggia a dirotto, e la vettura teneva perfettamente nelle nuvole d’acqua – folate improvvise di vento, e la PRIUS non si spostava neanche un po’: e sì che in certi tratti, c’era addirittura l’asfalto coperto dalle foglie strappate agli alberi.
Arrivati a casa, in totale questa settimana abbiamo percorso 2198 km. con un consumo medio di 4,8 litrix100 km.
Costo totale per pedaggio autostrade: 138 euro.
Consumati in tutto 106 litri di benzina: a proposito, ci lamentiamo tanto del costo in Italia della benzina, ma sulle autostrade francesi, l’ho pagata ben 1,474 al litro !
Giudizio finale sulla PRIUS: più che perfetta, unica.
Anche il bagagliaio è più capiente di quel che pensavo.
Per me è splendido il senso di tranquillità e sicurezza che si prova guidandola.
Un particolare: per parcheggiare, ormai parcheggio solo in retromarcia, tanto è comoda la telecamera che si accende quando si mette la retro, e fa vedere tutto chiarissimo anche se c’è buio, con il tratteggio di dove sta andando la PRIUS.
Concludendo, la miglior macchina che ho mai avuto, e ne ho avute tante, visto che ho appena compiuto i miei primi 70 anni…
Dopo due settimane (il tempo di farmi la mano per 300 km. con questa meraviglia), sono partito per un viaggio di 2200 km.: infatti, lunedì 1/10 alle nove di mattina, io e mia moglie, da Legnano (MI) ci siamo messi in viaggio per Lourdes.
Punto il navi, con autostrade a pedaggio, e mi preannuncia 1070 km.
Per pranzo siamo a Ventimiglia, a gustare delle perfette seppie in umido al ristorante dell’autoporto. Rientriamo in autostrada, e ci tocca pagare 2,10 euro per un centinaio di metri.
Poco dopo il navi mi avverte che “stiamo passando il confine” con la Francia, confine che ormai vede solo il navi…
Fin qui, non mi son curato del consumo, andando sui 120/130, e così siamo sui 5,1 litri per 100 km.: c’è da dire che la PRIUS a queste velocità è molto silenziosa, perfettamente stabile e, se si vuole, molto aggressiva nei sorpassi.
Questo cambio automatico dà una sensazione di tranquillità maggiore che non i soliti cambi automatici, dove schiacciando a fondo si sentono le marcie che tirano su di giri il motore, che poi si siede quando viene scalata una marcia: qui è invece tutta una progressione.
La stabilità forse è anche merito delle batterie che sono piazzate in basso (e quindi abbassano il baricentro della vettura), e che essendo sull’asse delle ruote posteriori, bilanciano un po’ con il loro peso il peso dei motori anteriori.
Verso sera, ci fermiamo a Sète, dopo 686 km., con un consumo medio netto di 5 litrix100 km.
Giretto per la bella città di mare, con un emozionante cimitero marino arroccato su una collina al centro della città, dalle cui tombe a gradinate si ha una surreale amplissima vista sul porto sottostante, e poi sosta ad un hotel della catena Campanile.
La mattina dopo, partenza per Agde, costeggiando una splendida spiaggia libera, tutta sabbia finissima per più di 20 km., ormai completamente deserta (data la stagione), salvo qualche raro pescatore.
Riprendiamo l’autostrada, e presto ci troviamo in mezzo alla nebbia: ogni tanto qualche po’ di pioggia, tutto sommato abbastanza sopportabile.
Ci fermiamo a pranzo nell’area di servizio di Port Lauragais: è un posto che in Italia neppure ci sognamo.
Basti dire che sono diversi km. quadrati di colline e boschi, con benzina, albergo, negozi, ed un ristorante al centro di un lago, collegato con canali al famoso Canal du Midi.
Ed infatti la nostra meta era il ristorante, perché qui fanno il famoso “cassoulet”, che è un “leggerissimo” piatto a base di fagioli, cotenne, piedino di maiale, salsiccia, il tutto crostato al forno in una terrina particolare: sembra che per prepararlo come si deve, ci si debba mettere tre giorni…
Bene, ripartiamo per Tolosa, ed in questa zona mi accorgo che il navi ad ogni casello mi dice di uscire.
Scopro che chissà perché, da qui in poi, bisogna autorizzarlo ad usare oltre le autostrade a pedaggio, anche le superstrade (che lui chiama semplicemente autostrade).
Fatta la modifica, tutto procede regolarmente, e verso sera siamo a Lourdes, dopo altri 404 km.
Oggi ci sono stato più attento a far respirare il pedale dell’acceleratore, ed il consumo è stato di 4,9 litrix100 km., stando fra i 100 ed i 120 km./h.
Mercoledì 3 e giovedì 4 Ottobre, sostiamo a Lourdes, dove c’è in corso il pellegrinaggio nazionale francese del Rosario, e quindi veniamo letteralmente sommersi da una marea di persone (moltissimi giovani): si dice siano almeno quarantamila !
Non vi dico del traffico in questa cittadina, dove le strade sono larghe tre metri con pendenze da montagna, ed i pedoni e le sedie a rotelle hanno sempre la precedenza.
Una tragedia andare a 3 km. all’ora dietro la schiena di gente che va tranquilla anche perché non sente la PRIUS che li segue in elettrico…
Ci consoliamo alla sera all’Hotel St. Sauveur, dove fanno una “potage oignons” che non è una zuppa, ma un capolavoro a base di cipolle dolcissime e non so cos’altro, passato al forno con crostini di pane e spolverato di formaggi vari.
Venerdì 5 Ottobre ripartiamo tardi alla mattina, con destinazione di nuovo Sète, dove arriviamo dopo 382 km. tutti di autostrada.
Stavolta ho viaggiato al risparmio, non superando i 110 km./h., sfruttando al massimo le discese (che bello vedere sul display “consumo zero” per chilometri e chilometri…), ed accodandomi ai TIR, dopo aver scelto quelli che tenevano almeno i 100 km./h.
Risultato, la bellezza di soli 4,6 litri per 100 km., e non per pochi km., ma per ben 382 km. !!!
Verso Tolosa, un display luminoso diceva “pour le planete, je roule à 80/90 km/h.” : per il pianeta, io vado a 80/90 km./h.- Peccato che non c’era nessuno che andasse a 80: quindi, tutti nemici del pianeta !
Sabato 6 Ottobre, l’ultima tirata di 685 km.: qui mi sono reso conto delle vere qualità della PRIUS: pioggia a dirotto, e la vettura teneva perfettamente nelle nuvole d’acqua – folate improvvise di vento, e la PRIUS non si spostava neanche un po’: e sì che in certi tratti, c’era addirittura l’asfalto coperto dalle foglie strappate agli alberi.
Arrivati a casa, in totale questa settimana abbiamo percorso 2198 km. con un consumo medio di 4,8 litrix100 km.
Costo totale per pedaggio autostrade: 138 euro.
Consumati in tutto 106 litri di benzina: a proposito, ci lamentiamo tanto del costo in Italia della benzina, ma sulle autostrade francesi, l’ho pagata ben 1,474 al litro !
Giudizio finale sulla PRIUS: più che perfetta, unica.
Anche il bagagliaio è più capiente di quel che pensavo.
Per me è splendido il senso di tranquillità e sicurezza che si prova guidandola.
Un particolare: per parcheggiare, ormai parcheggio solo in retromarcia, tanto è comoda la telecamera che si accende quando si mette la retro, e fa vedere tutto chiarissimo anche se c’è buio, con il tratteggio di dove sta andando la PRIUS.
Concludendo, la miglior macchina che ho mai avuto, e ne ho avute tante, visto che ho appena compiuto i miei primi 70 anni…