Il numero di ottano

Praxys

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Tutti conoscono la parola detonazione ma molti non sanno bene di cosa si tratti. La detonazione in breve è un processo per cui la miscela aria/benzina invece di accendersi per opera della scintilla generata dalla candela si accende a causa delle elevate pressioni esistenti in camera di combustione e quindi delle conseguenti alte temperature che si generano a fine fase compressione.

Il problema è che la detonazione è un processo talmente violento che è paragonabile più ad un'esplosione che ad una combustione vera e propria in cui il fronte di fiamma avanza regolarmente. Questo fatto produce un innalzamento della pressione di combustione a livelli tali da danneggiare i componenti interni del motore, primi tra tutti i pistoni.

bmw-injection-system.jpg

Per questo motivo le benzine devono prevedere una certa resistenza alla detonazione e cioè non devono esplodere se soggette a pressioni elevate. Per valutare questa proprietà si fa uso del numero di ottano. Purtroppo a differenza di quello che molta gente è portata a credere di numeri di ottano ne esistono due differenti: il RON e il MON. Quello che tanto viene pubblicizzato è il RON ma in realtà, soprattutto per chi ha a che fare con motori elaborati, quello che più conta è il MON. Se poi il motore in questione è dotato di impianto di sovralimentazione allora il valore del MON è ancora più importante.

Questi numeri vengono rilevati utilizzando un apposito motore di prova in cui è possibile variare il rapporto geometrico di compressione fino ad ottenere la detonazione del carburante. In questo modo si calcola il numero di ottano tenendo presente la composizione della miscela. In pratica vengono presi in considerazione due diversi idrocarburi, uno con ottimo potere antidetonante (isottano) ed un altro con scarso potere antidetonante (eptano). Al primo viene dato un valore di 100 al secondo di 0. Da qui nasce il valore di ottano che tutti conosciamo e che viene ottenuto per confronto a seconda che una miscela si comporti in modo più simile ad uno o all'altro dei carburanti di riferimento sopra elencati.

Per concludere ci rimane da spiegare dove risiede la vera differenza tra il MON e il RON. E la risposta è molto semplice! Quando si testa il combustibile il motore di prova viene fatto funzionare in due diverse condizioni: una che prevede un numero di giri più elevato e una temperatura dell'aria aspirata più elevata (in questo caso si misura il MON). Nel secondo caso il motore utilizzato per il test viene fatto girare ad un regime inferiore e con temperature di ingresso aria aspirata più basse (in questo caso si misura il RON). Da qui si intuisce subito come le condizioni in cui viene testato il MON sono molto più severe e allo stesso tempo molto utili per valutare il comportamento dei motori sovralimentati funzionanti a carichi elevati in corrispondenza dei regimi più alti (aria aspirata a temperatura elevata e numero di giri del motore elevato).








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si, con l'annotazione che la propensione alla detonazione é intrinseca di ogni specifico motore e che le condizioni tipiche di detonazione di un motore possono essere molto lontane da un altro motore che lavora con condizioni in camera di scoppio uguali ............ in soldoni la richiesta ottanica puo' variare parecchio da motore a motore nonostante entrambi lavorino alle stesse condizioni ........... inoltre ce da dire che la detonazione é fortemente attenuata dal numero di giri tant'é che un motore superveloce é praticamente impossibile farlo detonare (vedere la formula1) ........... é invece un fenomeno che si verifica alle grandi aperture di farfalla a basso numero di giri .............

ciao :wink_smil
 
Aggiungerei anche che lo stesso motore con la stessa qualità di benzina è portato maggiormente a detonare se il rapporto stechiometrico aria/benzina è più alto, cioè se la carburazione è "magra", parimenti detona più facilmente se l' anticipo di accensione è eccessivo.
 
io ultimamente giro a 103 ottani e la makkina la sento girare molto bene :63: e la differenza la potete notare tutti se dopo rigirate a 95...la makkina vi sembrerà ingolfata...:dry:
 
103 ottani? che marca di benzina è?
Io conosco la Shell V-power che ha 100 ottani e l'Agip Blu-Super che ne ha 98!
 
Aggiungerei anche che lo stesso motore con la stessa qualità di benzina è portato maggiormente a detonare se il rapporto stechiometrico aria/benzina è più alto, cioè se la carburazione è "magra", parimenti detona più facilmente se l' anticipo di accensione è eccessivo.

beh non proprio ........... non sono necessariamente in relazione causa effetto .......
 
Vabbè, se lo dici tu, allora provvederò a bruciare tutti i testi "sacri" che parlano di motori endotermici, visto che scrivono solo cazzate!

Forse si riferiva a motori diversi... sulle stesso motore è come dici tu... la Fisica è Fisica....
Poi si potrebbe stare qui a parlare di configurazioni diverse di camera di scoppio, di swirl e di tumble, etc etc.... ma annoieremmo i più !
 
Forse si riferiva a motori diversi... sulle stesso motore è come dici tu... la Fisica è Fisica....
Poi si potrebbe stare qui a parlare di configurazioni diverse di camera di scoppio, di swirl e di tumble, etc etc.... ma annoieremmo i più !

sullo stesso motore, se esso é nato per girare con miscele magrissime, la detonazione non avverra' mai ....... al massimo essendo molto magro non avverra' la combustione: la geometria, intesa come dimensionamento, é il fattore predominante nella caratterizzazione di un motore, compresa la propensione alla detonazione ............. poi vengono gli altri fattori "ambientali" che possono, ma non obbligatoriamente, portare a detonazione (miscela magra o anticipo) ................ e come al solito concludo dicendo che i testi sacri bisogna "saperli leggere" , altrimenti inutile parlarne ................
 
Probabilmente non riusciamo a capirci.
Io mi riferivo a motori generici, con tecnologia tradizionale.
A conferma di quanto ho detto, per esempio, i motori provvisti di sensore di detonazione, in base alla qualità (numero di ottani) della benzina immessa, si autoregolano modificando l' anticipo d' accensione.
Se la benzina è di bassa qualità e quindi il motore tende a "battere in testa", il sensore lo rileva e la centralina elettronica provvede istantaneamente a ritardare di quanto basta lo scoccare della scintilla.
D' altra parte era prassi comune, nei vecchi motori a spinterogeno, ruotarlo di qualche grado per ritardare l' accensione se si rilevava che, specialmente in accelerazione a basso regime, il motore "batteva in testa" ovvero detonava.
Questa era un' operazione comune, che io personalmente ho eseguito più volte (bei tempi!) alla ricerca del miglior compromesso.
Per quanto concerne la carburazione "magra", è risaputo che comporta un aumento delle temperature nella camera di scoppio, tant' è vero che le candele assumono una colorazione biancastra per eccessiva temperatura: ciò può causare fenomeni di autoaccensione della miscela, con conseguenti fenomeni di detonazione, fenomeni che possono risultare molto dannosi per il motore, sino ad arrivare addirittura alla foratura del cielo del pistone (problema risentito in particolar modo nei motori motociclistici a due tempi).
Concludendo, come vedi, in questa discussione non mi sono rifatto ai "testi sacri" ma a fatti comuni, risaputi ed evidenti. Ciao.
 
sulla miscela magra che aumenta le temperature é un'altra contraddizione di fondo ......... non é vero !!! é invece vero che una miscela ricca abbassa le temperature per sottrazione di calore da parte dell'eccesso di combustibile ............ infatti la massima curva di temperatura di combustione é in prossimita' della stechiometria (a dire il vero un pelo grasso, nel punto di massimo sviluppo di potenza) , mentre si riduce smagrendo (perché si sviluppa meno potenza dato che viene utilizzato meno carburante) e si riduce ingrassando ulteriormente per effetto appunto del calore latente sottratto dall'evaporazione del combustibile in eccesso che non partecipa alla combustione ..........
 
sulla miscela magra che aumenta le temperature é un'altra contraddizione di fondo ......... non é vero !!! é invece vero che una miscela ricca abbassa le temperature per sottrazione di calore da parte dell'eccesso di combustibile ............ infatti la massima curva di temperatura di combustione é in prossimita' della stechiometria (a dire il vero un pelo grasso, nel punto di massimo sviluppo di potenza) , mentre si riduce smagrendo (perché si sviluppa meno potenza dato che viene utilizzato meno carburante) e si riduce ingrassando ulteriormente per effetto appunto del calore latente sottratto dall'evaporazione del combustibile in eccesso che non partecipa alla combustione ..........


Ma allora perchè a pari condizioni (conformazione della camera etc...) un motore tende comunque a detonare se io lo faccio lavorare più magro? E anche a scaldarsi per quello che ne so.
 
ma avendo un circuito di lubrificazione separata il motore a 4 tempi dovrebbe soffrire di meno una carburazione magra no? mi sembra che il discorso di aumento di temperatura riguardi più il 2T che il 4....mi ricordo vagamente che sulle prove di quattroruote (assolutamente non un testo sacro!!!) descrivevano la carburazione magra di un motore a quattro tempi come un vantaggio nelle prove di durata, ponendo l'accento sulla pulizia della camere di scoppio e sulla riduzione dei consumi.

sto andando a memoria, è molto probabile che mi sbagli ma son curioso di sapere le mie facoltà celebrali sono ancora integre....
 
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