Cambio M-MT per yaris MY '10 in poi: dritte per un corretto funzionamento

joedellosso

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In famiglia abbiamo una yaris 1 300 m-mt 6 marce model year 10 del feb. 2010 con pochi km (15 000).
Da quello che ho letto, in generale, riguardante i problemi del cambio m-mt sono soprattutto per le yaris/auris/aygo fino al 2010 (o almeno quelli aventi 5 marce).

Dopo 3 anni e 1/2 non abbiamo ancora avuti problemi, perciò volevo chiedere, in generale, se qualcuno ha notizie di problemi con il cambio m-mt 6 marce delle yaris dal model year ‘10 in poi (non dell’attuale nuova yaris che ha il cvt sulle benzina) soprattutto per il problema frizione che dura poco e anomalie al cablaggio che causa il disinserimento delle marce .

Comunque, per aver avuto in famiglia parecchie auto a cambio automatica, posso darvi delle dritte per allungare la vita alla frizione….

1. tutti i cambi manuali robotizzati, come l’m-mt (ed anche gli automatici classici con ripartitore di coppia) hanno la frizione che trascinano quando si sta fermi nel traffico. Questo è la ragione per cui, se si lascia il freno, l’auto si avvia e cammina da sola e contemporaneamente non si spegne quando ci fermiamo.
Infatti, almeno sulla yaris 1300 100cv del ‘10, il minimo è sempre intorno ai 550 giri con il selettore in N mentre quando si frena e ci si ferma nel traffico, il minimo rimane sui 650 e solo se si rimane a lungo fermi e col piede sul freno il minimo si riposiziona sui 550 evidentemente perché la centralina stacca la frizione completamente (come se fosse in N) per salvaguardarla.

Quindi, se facciamo una guida stop and go nel traffico non dando il tempo alla centralina di staccare la frizione perche poi partiamo di nuovo…ecco che si surriscalda e si consuma precocemente.
Questo è valido su qualsiasi cambio automatico (soprattutto di vecchia generazione dove lo stacco completo da fermi in D non avviene mai) perciò, in generale, do ragione a chi sostiene di posizionare in N il selettore del cambio quando ci si trova fermi nel traffico e posso aggiungere di adottare per questo una guida ad hoc per fronteggiare il traffico: tale accorgimento evita di stressare la frizione inutilmente.

2. Poi ho notato, quando si va piano, che l’m-mt durante il cambio marcia effettua lo stacco della frizione abbastanza lentamente (per una questione di confort soprattutto dalla 1 alla 2) e solo questo crea di per se un consumo elevato della frizione stessa..…e se poi aggiungiamo allo stacco lento anche il fatto che non si alza il pedale dell’acceleratore……...ecco che si consumerà ancora prima……..perciò consiglio quando ci si accorge che il cambio sta per cambiare (per tutte le cambiate e non solo per la 1 e 2 marcia) di alzare il pedale del gas per poi abbassarlo a cambio avvenuto (come per una manuale).

3. per la manutenzione.......ho notato sul tappo della vaschetta liquido frizione che bisogna utilizzare un DOT 4 come quello dei freni.
Questo liquido ha come caratteristica la capacità di assorbire umidità e formare bolle d'aria nel tempo (già dopo un anno) e, soprattutto ad elevate temperature nel traffico d'estate, questo si manifesta con un non perfetto funzionamento della frizione che, nel caso del cambio manuale, risulterà staccare qualche centimetro più giù, mentre nell'm-mt non farà staccare in modo adeguato la frizione quando ci si trovi fermi nel traffico con il pedale del freno pigiato oppure quando, togliendo il piede dal freno e partendo senza usare l'acceleratore, si vuol camminare ad una manciata di Km/h.
Questo causerà un eccessivo riscaldamento e consumo della frizione (ancora un altro motivo per mettere in N quando ci si ferma) e, nei casi più gravi, si potrebbe avere anche un minimo al di sotto del normale e addiritura la possibilità di spegnimenti.

Non sono a conoscenza se un liquido eccessivamente degradato può influire anche su mancate inserimenti delle marce, comunque risulta chiaro che bisogna effetuare , come per i freni, lo spurgo dell'impianto anualmente e possibilmente il cambio completo ogni 2/3 anni......chi sà quante volte si da la colpa all'attuatore senza aver prima cambiato il liquido.......

Certamente un cambio robottizzato ha dei limiti rispetto ad un automatico con ripartitore di coppia in termini di facilità d'uso e dolcezza di funzionamento (non per consumi), però devo difendere la m-mt su 2 cose, visto delle critiche che ho letto…….

1. Credo che tutti voi aventi una m-mt avete notato che l’auto spesso strattona quando si va piano e si accelera e decelera in prima……questo non credo che sia colpa del cambio (una volta che la prima è inserita e non avviene nessun cambio marcia o stacco della frizione la m-mt funziona come una normale manuale con la prima inserita) ma dal comportamento "normale" del motorino del minimo che adotta il Vs. motore a benzina (essendo iniezione elettronica e non a carburatore)……….anche i manuali lo fanno ma non si manifesta perché stacchiamo molto prima la frizione rispetto ad un automatico quando si va troppo piano o si è in procinto di fermarsi.

Per farvi capire meglio……se prendete due auto, una a carburatore e uno ad iniezione, dopo una bella accelerata la prima raggiunge il minimo che sarà stabile quasi instantaneamente la seconda invece ci mette più tempo a stabilizzarsi sul minimo (in alcuni casi si hanno dei rimbalzi)…….e se poi ce la marcia inserita mentre il minimo cerca di stabilizzarsi…….ecco da dove escono gli strattoni……..dal minimo che non si stabilizza immediatamente.
Questo comportamento è una caratteristica di quasi tutte le iniezioni elettroniche a benzina dove il minimo dipende dal motorino del minimo(ed anche dalla programmazione della centralina motore) .

2. Nella modalità normale E, la gestione del cambio è progettato per far risparmiare carburante e questo è il motivo per cui, se si accelera a filo di gas, la centralina del cambio cambia marcia ogni volta si supera 1500/1700 giri (ecco perchè la Yaris m-mt emette 118g CO contro 120 della manuale: chi di voi, in pianura, cambia marcia a 1500 o cammina in 5 a 1300 giri su di una manuale ??).

Per evitare questo perchè in certe situazioni questo pregio diventa un difetto, come nelle forti salite, nelle discese o percorsi di montagna (per avere, rispettivamente, più potenza, più freno motore o evitare troppo frequenti cambi di marcia) c’è la modalità ES dove il punto di cambiata è più su (sui 2500 giri)........bisogna solo essere pronti, quando è necessario, ad usare nella maniera giusta gli strumenti a nostra disposizione anche se, e qui lo riconosco, facendo così si togle un pò di semplicità che un automatico dovrebbe darci.

Un esempio di un caso limite ma possibilmente frequente......... se partiamo in salita e vogliamo andare piano in E (a filo di gas) l'm-mt, che giustamente non riconosce le salite, superato i 1600 giri dalla 1 cambia in 2 (con stacco lento della frizione e possibilità anche di sfollata tipico motociclistico) ma si è troppo lenti allora scala in 1 ma ragiunti i 1600 cambia di nuovo in 2 e così via......allora conviene usare preventivamente la modalità ES quando si riconosce la possibilità dell'avvenirsi di questa situazione.
 
Comunque, per aver avuto in famiglia parecchie auto a cambio automatica, posso darvi delle dritte per allungare la vita alla frizione….

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Ah, mi dimenticavo , se ho dato delle imprecisazioni o qualcuno ritiene che ho detto / suggerito cose non corrette, sarei grato ,non tanto per me ma piuttosto per chi altro legge questo thred, di corregere e esprimere la propria opinione....nessuno è perfetto quindi posso aver sbagliato da qualche parte

Grazie
 
Yaris 2008 MMt 1.3 GPL

Sulla Yaris della moglie c'è il fatidico MMt però a 5 mace con 65000 km con consumo medio 6.5lt/100km a gpl.
Dopo il 1 anno è stata sostituita la centralina del cambio e ad oggi ogni tanto neccessita il "recupero" del gioco della frizione.

Per ora l'MMt funziona benone, salvo ogni tanto scordarsi qualche marcia e saltare dalla 2 alla 4, o qualche sfrizzionata ma meno spesso del passato e specialmente con il caldo del mese scorso.

Leggendo sul forum, ho applicato un consiglio empirico, ma ho visto essere efficace, per consentire alla centralina di ricalibrare il gioco della frizione.
Semplicemente guidare in ES per una 20 di km, anche in città/pianura/extraurbano, poi tornando in ES sembra proprio l'MMT ricalibrato
Altro metodo è staccare il polo negativo della batteria per azzerare l'autoapprendimento della centralina (dello stile di guida), ma meno efficace del precedente.

Ciao Gigi
 
In famiglia abbiamo una yaris 1 300 m-mt 6 marce model year 10 del feb. 2010 con pochi km (15 000).
Da quello che ho letto, in generale, riguardante i problemi del cambio m-mt sono soprattutto per le yaris/auris/aygo fino al 2010 (o almeno quelli aventi 5 marce).
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2. Poi ho notato, quando si va piano, che l’m-mt durante il cambio marcia effettua lo stacco della frizione abbastanza lentamente (per una questione di confort soprattutto dalla 1 alla 2) e solo questo crea di per se un consumo elevato della frizione stessa..…e se poi aggiungiamo allo stacco lento anche il fatto che non si alza il pedale dell’acceleratore……...ecco che si consumerà ancora prima……..perciò consiglio quando ci si accorge che il cambio sta per cambiare (per tutte le cambiate e non solo per la 1 e 2 marcia) di alzare il pedale del gas per poi abbassarlo a cambio avvenuto (come per una manuale).
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Ho una Yaris 1400 D-4D MY2012 con il cambio M-MT a 6 marce (l'unica motorizzazione attualmente disponibile con questo cambio) da fine gennaio 2012 e ho fatto qualcosa come 35.000 km.
Nessun problema da segnalare :smile:

Su quanto sopra, estrapolato dal post di apertura, non mi trovo d'accordo al 100%. Come modo di operare potrei anche capirlo ed accettarlo ma, almeno nel caso dell'attuale Yaris diesel, lo trovo inutile e superfluo. Il fatto è che l'acceleratore del diesel è a comando elettronico (drive by wire) e la pressione del piede non comporta un'azione diretta sulla pompa del gasolio (ovvero sul common-rail) ma su un potenziometro che rileva la posizione fisica del pedale, dato trasmesso a una centralina che interpolandolo con altri dati forniti dal motore e dalla vettura stessa stabilisce la quantità di gasolio da mandare al motore, facendolo accelerare o decelerare. Nel momento della cambiata questa centralina blocca completamente quanto trasmesso dal sensore del pedale dell'acceleratore staccandolo di fatto come se fosse stato tolto il piede dall'acceleratore, proprio per salvaguardare la frizione. Poi a cambiata, o scalata, effettuata viene ripreso il segnale proveniente dal pedale dell'acceleratore con la giusta gradualità per non rovinare la frizione.
Sia ben chiaro che non conoscendo il funzionamento dell'acceleratore (meccanico o elettronico?) del 1300 benzina prendo per buone quanto scritto sopra nel post di apertura.

Per quanto riguarda il numero di giri con cui effettua la cambiata il diesel pure questo varia molto in funzione dello stile momentaneo di guida, ovvero se si viaggia tranquillamente con un filo di gas o in modo più irruento schiacciando per bene il pedale dell'acceleratore.

Con questo motore trovo utile la posizione ES in montagna in quanto viene meglio sfruttata la coppia e la potenza disponibile, affrontando senza problemi qualsiasi salita.

Le palette al volante consentono di intervenire anche marciando con il cambio in posizione automatica "normale", ovvero in E, tornando utili soprattutto nei rallentamenti improvvisi su strade extraurbane quando il cambio non è il più pronto a inserire una marcia più bassa per ripartire con maggiore spunto e facendo sentire per bene il turbo-lag (in fondo è giusto così visto che è stato programmato per far risparmiare e non per correre in pista ....), caso nel quale un colpetto alla paletta di sinistra ti toglie da ogni impiccio.
Ma non si pensi di mettere il diesel in sesta in extraurbano sotto i 100-110 km/h per risparmiare gasolio: il comando viene semplicemente rifiutato perché i 2000, e poco più, giri in quinta sono ritenuti insufficienti dalla centralina di controllo per inserire la sesta.

Prima di questo robotizzato guidavo un automatico a convertitore di coppia a 4 rapporti, cambio sì più confortevole durante la cambiata ma brusco con il kick-down (operazione necessaria fin troppo spesso), inferiore come prestazioni con consumi oggigiorno improponibili e pure molto meno divertente.
 
Ho una Yaris 1400 D-4D MY2012 con il cambio M-MT a 6 marce (l'unica motorizzazione attualmente disponibile con questo cambio) da fine gennaio 2012 e ho fatto qualcosa come 35.000 km.
Nessun problema da segnalare :smile:

Su quanto sopra, estrapolato dal post di apertura, non mi trovo d'accordo al 100%. Come modo di operare potrei anche capirlo ed accettarlo ma, almeno nel caso dell'attuale Yaris diesel, lo trovo inutile e superfluo. Il fatto è che l'acceleratore del diesel è a comando elettronico (drive by wire) e la pressione del piede non comporta un'azione diretta sulla pompa del gasolio (ovvero sul common-rail) ma su un potenziometro che rileva la posizione fisica del pedale, dato trasmesso a una centralina che interpolandolo con altri dati forniti dal motore e dalla vettura stessa stabilisce la quantità di gasolio da mandare al motore, facendolo accelerare o decelerare. Nel momento della cambiata questa centralina blocca completamente quanto trasmesso dal sensore del pedale dell'acceleratore staccandolo di fatto come se fosse stato tolto il piede dall'acceleratore, proprio per salvaguardare la frizione. Poi a cambiata, o scalata, effettuata viene ripreso il segnale proveniente dal pedale dell'acceleratore con la giusta gradualità per non rovinare la frizione.
Sia ben chiaro che non conoscendo il funzionamento dell'acceleratore (meccanico o elettronico?) del 1300 benzina prendo per buone quanto scritto sopra nel post di apertura.

Per quanto riguarda il numero di giri con cui effettua la cambiata il diesel pure questo varia molto in funzione dello stile momentaneo di guida, ovvero se si viaggia tranquillamente con un filo di gas o in modo più irruento schiacciando per bene il pedale dell'acceleratore.

Con questo motore trovo utile la posizione ES in montagna in quanto viene meglio sfruttata la coppia e la potenza disponibile, affrontando senza problemi qualsiasi salita.

Le palette al volante consentono di intervenire anche marciando con il cambio in posizione automatica "normale", ovvero in E, tornando utili soprattutto nei rallentamenti improvvisi su strade extraurbane quando il cambio non è il più pronto a inserire una marcia più bassa per ripartire con maggiore spunto e facendo sentire per bene il turbo-lag (in fondo è giusto così visto che è stato programmato per far risparmiare e non per correre in pista ....), caso nel quale un colpetto alla paletta di sinistra ti toglie da ogni impiccio.
Ma non si pensi di mettere il diesel in sesta in extraurbano sotto i 100-110 km/h per risparmiare gasolio: il comando viene semplicemente rifiutato perché i 2000, e poco più, giri in quinta sono ritenuti insufficienti dalla centralina di controllo per inserire la sesta.

Prima di questo robotizzato guidavo un automatico a convertitore di coppia a 4 rapporti, cambio sì più confortevole durante la cambiata ma brusco con il kick-down (operazione necessaria fin troppo spesso), inferiore come prestazioni con consumi oggigiorno improponibili e pure molto meno divertente.

E chiaro che mi riferivo al comportamento di strattonamento del modello a benz con, ovviamente, l'iniezione elettronica che , come tutte le iniezioni elettroniche, hanno il regime del minimo che è controllato dal motorino del minimo e dalla mappatura (che toglie benz in rilascio ma che lo ridà a ridosso del regime del minimo) nonostante anche qui, la presenza del drive by wire e conseguente potenziometro sul pedale del gas.........quindi sono d'accordo con le tue spiegazioni sul diesel e dell'uso delle palette (lo faccio anch'io per anticipare una cambiata oltre che una scalata, ma non ho voluto menzionare perchè mi riferivo a coloro che usano solo la modalità automatica) mentre per quanto riguarda l'alzata del piede dall'acceleratore durante il cambio marcia, almeno sulla mia a benz, ti posso assicurare che il gas non viene staccato in automatico durante la cambiata quando il piede rimane sull'acceleratore pertanto , utilizzando la mia tecnica, la differenza si sente...e la cambiata diventa piu "secca" soprattutto tra 1 e 2 quando si va piano e la frizione tende a trascinare di piu rispetto a se si va veloci
 
Ultima modifica:
E chiaro che mi riferivo al comportamento di strattonamento del modello a benz con, ovviamente, l'iniezione elettronica che , come tutte le iniezioni elettroniche, hanno il regime del minimo che è controllato dal motorino del minimo e dalla mappatura (che toglie benz in rilascio ma che lo ridà a ridosso del regime del minimo) nonostante anche qui, la presenza del drive by wire e conseguente potenziometro sul pedale del gas.........quindi sono d'accordo con le tue spiegazioni sul diesel e dell'uso delle palette (lo faccio anch'io per anticipare una cambiata oltre che una scalata, ma non ho voluto menzionare perchè mi riferivo a coloro che usano solo la modalità automatica) mentre per quanto riguarda l'alzata del piede dall'acceleratore durante il cambio marcia, almeno sulla mia a benz, ti posso assicurare che il gas non viene staccato in automatico durante la cambiata quando il piede rimane sull'acceleratore pertanto , utilizzando la mia tecnica, la differenza si sente...e la cambiata diventa piu "secca" soprattutto tra 1 e 2 quando si va piano e la frizione tende a trascinare di piu rispetto a se si va veloci

Il mio intervento era incentrato sul diesel abbinato al cambio robotizzato, mi sembrava giusto riportare le mie impressioni ed esperienze.
Infatti avevo specificato che il benzina non lo conosco e qui ho avuto la conferma che qualche differenza c'è nella gestione del cambio tra benzina e diesel :smile: ... per tutto il resto siamo sulla stessa linea :biggrin2:

Tirando le somme sembrerebbe che il cambio M-MT sia quasi più adeguato, e gestibile, con un motore diesel che con uno a benzina. Impressione confermata anche dal fatto che attualmente il 1300 benzina viene abbinato a un cambio automatico CVT a variazione continua e non più all'M-MT robotizzato.
 
Il mio intervento era incentrato sul diesel abbinato al cambio robotizzato, mi sembrava giusto riportare le mie impressioni ed esperienze.
Infatti avevo specificato che il benzina non lo conosco e qui ho avuto la conferma che qualche differenza c'è nella gestione del cambio tra benzina e diesel :smile: ... per tutto il resto siamo sulla stessa linea :biggrin2:

Tirando le somme sembrerebbe che il cambio M-MT sia quasi più adeguato, e gestibile, con un motore diesel che con uno a benzina. Impressione confermata anche dal fatto che attualmente il 1300 benzina viene abbinato a un cambio automatico CVT a variazione continua e non più all'M-MT robotizzato.


Quoto e anzi ti ringrazio per il tuo intervento perchè non sapevo come l'm-mt si comportava sul diesel.
Credo che la maggior coppia in basso dato sia dal motore diesel che dall'aumento repentina della pressione della turbina aiuta il comportamento dell'm-mt che scala meno marce e riprende meglio con una marcia alta ....inoltre la diesel ha un comportamento diverso e piu favorevole al minimo.
grazie
 
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