gigiluciecu
TCI Member
Mi sono quasi emozionato...Non è questione di nostalgia o di scarsa attitudine ad accettare il cambiamento.
Probabilmente bisogna provarle queste auto (io un giorno l'ho fatto con una Auris) e inizare a capire quanto sia diversa...la diversità.
Lo scetticismo è d'obbligo perchè è un cambiamento epocale.
Un cambiamento totale di abitudini e comportamenti stradali, di guida, di tutto (per la vita di mobilità).
Insomma dopo tanti anni di carburante, pensare di essere trasportati da auto elettriche (che non è un vero cambiamento assoluto, basti pensare ai treni, ai carrelli elevatori, e a tanti altri mezzi di potenza mossi da elettrico) che uno è speranzoso di potercela fare, ad accettare un cambiamento. e pure con fiducia.
Dico con fiducia, perchè a mio avviso il limite mentale (per le elettriche ma non per l'ibrido, che grazie alla doppia unità di powertraining, bene o male ti porterà sempre a destinazione) è proprio quello di capire quanto è organizzato, al momento, il mondo dell'elettrico.
Lo so, l'ibrido è un'altra cosa.
Il limite mentale è questo: quello di avere un automobile che non faccia sentire il suo motore, come gruppo di potenza gestibile, ma essere trasportato da un silenziosissimo gruppo fatto di che?
Mica tutti conoscono l'ibrido.
Lode a Toyota che con perseveranza ha mantenuto fede al cambiamento che ha proposto; poteva succedere di tutto, anche che il mercato gli girasse le spalle.
Poi, in America, (e quello che succede la, dopo 20 anni succede qui) la Prius è diventata una quasi icona, perchè fa bella mostra di se rinfacciando che l'iqnuinamento del mondo è un po' la colpa di tutti, quindi pulito è bello...pulito è chic.
E detto tra noi, la Prius è una macchina che di per se è bruttina, però è un concentrato di scienza e modernità.
Quando presi l'ultima Yaris (tre mesi fa) il concessionario mi propose "in pompa magna" una ibrida a buon prezzo e buoni vantaggi, perchè qui nel sud Italia, l'ibrido è ancora visto come una sorta di proposta ingannevole, ma nò... forse è meglio dire senza confidenza e senza informazione.
Cercano clienti che muvano un po' questo mercato sconsociuto, quindi si intercettano buone proposte.
Io neanche la valutai, perchè ho un limite personale (e mentale) verso questo tipo di auto.
Sono un conscervatore (magari pure ignorante) e ancora mi auto-propongo: motori endotermici.
Ma il mio lavoro mi chiede di fare 100 km al giorno, ed io pensare di farli con una ibrida, non me la sono sentita.
Ho prefetito il nuovo 1.0 a benzina, anche perchè ormai questi nuovi diesel hanno rotto le scatole con la loro fragilità e i loro problemi di essere delle piccole centrali chimiche intasate tra fap, iniettori, egr e tutto il resto annesso e connesso.
Insomma il mondo si muove su trazioni diverse, Toyota lo sta facendo a ritmi di maratoneta, con costanza e fiducia.
Sono i primi ad offrire (che è un rischio importante) gamma di auto COMPLETE con questa trazione.
E' un rischio, perchè se il mercato non gradisce, le vendite (e l'interesse del brand) cala a dismisura.
Poi ci stanno provando anche altri, ma ormai, nel mondo, quando dici ibrido dici Toyota
E se uno dice: oggi voglio comprarmi una macchina ibrida, pensa a Toyota, almeno qui in Italia ed in Europa.
Questa è una potenza di immagine e di investimento di Toyota, e se il mondo si muoverà (come sembra, e fino a scoperte alternative) su ibrido (e anche su idrogeno Toyota con la Mirai è partita) mbè, ancora una volta Toyota, sarà stata la prima.
Il mondo compra Toyota, per 10.000.000 di pezzi all'anno...che se ci ragioniamo un po', equivalgono a 40.000 auto al giorno (su 250 giorni di media lavorativi) o se vogliamo per 8 ore...pari a 5.000 auto all'ora nel mondo.
O se vogliamo, ancora...84 auto al minuto...nel mondo!
Più di una al secondo!
Potenza Toyota.
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