Contratto Certo. Certo che paghiamo sempre noi

amfonzo

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26 Agosto 2011
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roma
Da oltre 5 mesi attendo e ora che la vettura sta per arrivare cosa scopro?
Che il contratto Certo non mi tutela dall'aumento dell'aliquota che infatti immediatamente mi ha richiesto il concessionario.
Chiedo di cambiare l'intestatario della vettura (di cose in 5 mesi ne possono accadere tante...) e mi chiedono ulteriori 500 euro perchè non posso usufruire dello sconto ulteriore che avevo avuto 5 mesi fa in fase di lancio.
A me questo atteggiamento non è piaciuto.
Mi piacerebbe sapere gli altri membri del forum cosa che pensano di quanto sopra.
Grazie
 
Da oltre 5 mesi attendo e ora che la vettura sta per arrivare cosa scopro?
Che il contratto Certo non mi tutela dall'aumento dell'aliquota che infatti immediatamente mi ha richiesto il concessionario.
Chiedo di cambiare l'intestatario della vettura (di cose in 5 mesi ne possono accadere tante...) e mi chiedono ulteriori 500 euro perchè non posso usufruire dello sconto ulteriore che avevo avuto 5 mesi fa in fase di lancio.
A me questo atteggiamento non è piaciuto.
Mi piacerebbe sapere gli altri membri del forum cosa che pensano di quanto sopra.
Grazie

Ciao penso che il concessionario non abbia colpe visto che l'auto non l'ha pagata ancora e quindi non fatturata, ritieniti fortunato che hai aspettato solo 5 mesi credimi:wink_smil
 
Da oltre 5 mesi attendo e ora che la vettura sta per arrivare cosa scopro?
Che il contratto Certo non mi tutela dall'aumento dell'aliquota che infatti immediatamente mi ha richiesto il concessionario.
Chiedo di cambiare l'intestatario della vettura (di cose in 5 mesi ne possono accadere tante...) e mi chiedono ulteriori 500 euro perchè non posso usufruire dello sconto ulteriore che avevo avuto 5 mesi fa in fase di lancio.
A me questo atteggiamento non è piaciuto.
Mi piacerebbe sapere gli altri membri del forum cosa che pensano di quanto sopra.
Grazie

la tristezza è dover aspettare un' auto 5 mesi, come dici tu di cose ne possono capitare tante e purtroppo c'è poco da fare.
 
L'IPT è una tassa e, come per l'Iva, se c'è un aumento quello lo si paga al momento in cui si fanno le formalità ed i pagamenti. Non è il contratto a far fede ma l'immatricolazione e la fattura.
Sul discorso del cambio di intestazione credo potrebbero essere più "elastici" ma immagino che il tuo sconto fosse legato a delle condizioni particolari legate alla tua persona od alla tua azienda .... cambiando il beneficiario cambia tutto perciò non me la sento di fargliene una colpa..*
 
Per quanto riguarda gli aumenti IPT o dell'aliquota IVA comprendo che si tratti soltanto di una politica di correttezza che la casa automobilistica può decidere di assorbire o meno e prendo atto che la Toyota sia una delle poche case a non averla adottata (specialmente per quei clienti che attendono da oltre 5 mesi...).

Per quanto riguarda il cambio di intestazione, Vi confermo che lo sconto che avevo ottenuto era legato esclusivamente alla campagna di lancio della vettura e non avevo ricevuto alcun altro trattamento particolare legato direttamente alla mia persona o alla mia azienda.
Il concessionario ha dichiarato che si tratta di una procedura attuata da Toyota Motor Italia per evitare che i concessionari facciano ordini "fittizi" per ottenere dei benefici legati al numero di vetture ordinate.
 
Per quanto riguarda gli aumenti IPT o dell'aliquota IVA comprendo che si tratti soltanto di una politica di correttezza che la casa automobilistica può decidere di assorbire o meno e prendo atto che la Toyota sia una delle poche case a non averla adottata (specialmente per quei clienti che attendono da oltre 5 mesi...).

Per quanto riguarda il cambio di intestazione, Vi confermo che lo sconto che avevo ottenuto era legato esclusivamente alla campagna di lancio della vettura e non avevo ricevuto alcun altro trattamento particolare legato direttamente alla mia persona o alla mia azienda.
Il concessionario ha dichiarato che si tratta di una procedura attuata da Toyota Motor Italia per evitare che i concessionari facciano ordini "fittizi" per ottenere dei benefici legati al numero di vetture ordinate.

Non credo esista una casa, più che altro concessionaria, che si fa carico di aumenti complessivi di 600/700 euro a meno che la trattativa iniziale non fosse stata conclusa con ampi margini di guadagno. Ma sono situazioni soggettive che non riguardano e non possono riguardare la politica commerciale di cuna casa automobilistica.
 
Non credo esista una casa, più che altro concessionaria, che si fa carico di aumenti complessivi di 600/700 euro a meno che la trattativa iniziale non fosse stata conclusa con ampi margini di guadagno. Ma sono situazioni soggettive che non riguardano e non possono riguardare la politica commerciale di cuna casa automobilistica.

Una casa giapponese che inizia per "H", una casa coreana che inizia per "H" e una tedesca che inizia per "O"' hanno garantito il prezzo pattuito per tutti i contratti stipulati prima dell'aumento, quindi già con prezzo determinato e relativo sconto, e anche di quelli stipulati entro fine settembre (qui mi direte che hanno diminuiti lo sconto...). Basta cercare su un motore di ricerca per sincerarsene di persona. Purtroppo Toyota Italia sta continuando a dimostrare un atteggiamento non particolarmente attento alle nostre esigenze basti vedere il diverso livello di equipaggiamento delle vetture a noi destinate pur avendo un prezzo anche superiore rispetto ad altre nazioni. Perchè ad esempio noi ancora non abbiamo il sistema start&stop che arruverà soltanto l'anno prossimo mentre in Svizzera è già di serie?
 
Le fonti che sono riuscito a trovare parlano solo dell'Iva e non dell'IPT. Come di norma restano invariati solo i contratti già saldati (ovvero nessuno) al momento dell'entrata in vigore della norma. Puoi darmi qualche notizia di maggior dettaglio?
 
Le fonti che sono riuscito a trovare parlano solo dell'Iva e non dell'IPT. Come di norma restano invariati solo i contratti già saldati (ovvero nessuno) al momento dell'entrata in vigore della norma. Puoi darmi qualche notizia di maggior dettaglio?

Ecco alcuni dei tanti articoli che parlano delle case che tutelano gli acquirenti dall'aumento dell'Iva

Ne riporto alcuni (non so se posso inserire i link ma la ricerca è semplice con Google):

Honda si accollerà l’aumento dell’Iva per tutti i contratti auto già stipulati e per tutti i contratti che saranno acquisiti entro la fine del mese di settembre”.
Quest’offerta è rivolta ai “clienti che non hanno ancora saldato e ritirato l’auto” e resta valida “anche se l’immatricolazione avverrà successivamente e comunque non oltre la fine di dicembre 2011”.
La proposta Hyundai tutela dall’aumento dell’IVA “sia i clienti che hanno già stipulato nelle scorse settimane un contratto d’acquisto, che tutti colori i quali sceglieranno una Hyundai entro il prossimo 30 settembre”.
Opel offre una promozione simile e la destina “sia a quei clienti che hanno già firmato un contratto, ma devono ancora saldare l’auto, sia ai clienti che acquisteranno una vettura nuova nei prossimi giorni,
ma la pagheranno successivamente all’aumento dell’IVA.
Questi tre marchi tutelano il cliente ma non lo privano degli sconti già in essere, visto che il ‘bonus IVA’ è cumulabile con gli altri sconti in vigore.


"Con la fine di settembre, sono finite anche quasi tutte le campagne dei costruttori che hanno cercato di neutralizzare l' effetto «fuga dalle concessionarie» scatenato dall' aumento di un punto dell' Iva. Al momento di andare in stampa, solo la Fiat ha deciso di non scaricare sui clienti, anche in ottobre, il rincaro. Applicando formule diverse, che prevedevano la protezione, oltre che dei contratti già firmati, anche dei nuovi acquisti, Opel, Hyundai, Honda, Peugeot, Mercedes, Ford, Kia e Citroën hanno assorbito per qualche settimana l' aumento. Altri, come Renault e Suzuki, hanno arrotondato senza intaccare i prezzi esposti nelle campagne pubblicitarieHonda, Hyundai e Opel sono tra le case costruttrici automobilistiche che hanno studiato un programma per proteggere in propri clienti dall’aumento dell’IVA (dal 20 al 21%) previsto dall’ultima Finanziaria. Si tratta di una misura a tutela degli automobilisti di cui queste aziende hanno deciso di farsi carico, non riversando l’aumento dell’imposta sul prezzo finale delle proprie vetture. Tutti e tre i marchi hanno scelto di applicare questa speciale protezione su tutti gli acquisti di modelli nuovi già stipulati o che verranno siglati entro la fine del mese di settembre.
In un mercato auto che vive fasi alterne una misura come l’aumento dell’IVA potrebbe essere un’ulteriore disincentivo alle immatricolazioni di auto nuove.
E’ per questo che Honda, Hyundai e Opel hanno deciso di proporre una soluzione palliativa, almeno per quei clienti che si sono trovati la nuova norma introdotta, diciamo così, tra capo e collo.

Il bonus IVA è cumulabile con gli altri sconti già offerti"

altro articolo
"Quanto può valere l’1% al momento di acquistare un’automobile? Chiunque voglia cambiare auto dovrà mettere in preventivo questo aumento, reso effettivo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale: l’acquisto di tutti i beni o servizi prevede ora un aumento dell’IVA dal 20 al 21%, principale soluzione introdotta dalla nuova manovra finanziaria entrata in vigore sabato scorso. Le filiali italiane di alcuni costruttori hanno scelto di tutelare l’acquirente “assorbendo” l’aumento, che non verrà dunque riversato sul contratto d’acquisto.
 
Ecco alcuni dei tanti articoli che parlano delle case che tutelano gli acquirenti dall'aumento dell'Iva

Ne riporto alcuni (non so se posso inserire i link ma la ricerca è semplice con Google):

Honda si accollerà l’aumento dell’Iva per tutti i contratti auto già stipulati e per tutti i contratti che saranno acquisiti entro la fine del mese di settembre”.
Quest’offerta è rivolta ai “clienti che non hanno ancora saldato e ritirato l’auto” e resta valida “anche se l’immatricolazione avverrà successivamente e comunque non oltre la fine di dicembre 2011”.
La proposta Hyundai tutela dall’aumento dell’IVA “sia i clienti che hanno già stipulato nelle scorse settimane un contratto d’acquisto, che tutti colori i quali sceglieranno una Hyundai entro il prossimo 30 settembre”.
Opel offre una promozione simile e la destina “sia a quei clienti che hanno già firmato un contratto, ma devono ancora saldare l’auto, sia ai clienti che acquisteranno una vettura nuova nei prossimi giorni,
ma la pagheranno successivamente all’aumento dell’IVA.
Questi tre marchi tutelano il cliente ma non lo privano degli sconti già in essere, visto che il ‘bonus IVA’ è cumulabile con gli altri sconti in vigore.


"Con la fine di settembre, sono finite anche quasi tutte le campagne dei costruttori che hanno cercato di neutralizzare l' effetto «fuga dalle concessionarie» scatenato dall' aumento di un punto dell' Iva. Al momento di andare in stampa, solo la Fiat ha deciso di non scaricare sui clienti, anche in ottobre, il rincaro. Applicando formule diverse, che prevedevano la protezione, oltre che dei contratti già firmati, anche dei nuovi acquisti, Opel, Hyundai, Honda, Peugeot, Mercedes, Ford, Kia e Citroën hanno assorbito per qualche settimana l' aumento. Altri, come Renault e Suzuki, hanno arrotondato senza intaccare i prezzi esposti nelle campagne pubblicitarieHonda, Hyundai e Opel sono tra le case costruttrici automobilistiche che hanno studiato un programma per proteggere in propri clienti dall’aumento dell’IVA (dal 20 al 21%) previsto dall’ultima Finanziaria. Si tratta di una misura a tutela degli automobilisti di cui queste aziende hanno deciso di farsi carico, non riversando l’aumento dell’imposta sul prezzo finale delle proprie vetture. Tutti e tre i marchi hanno scelto di applicare questa speciale protezione su tutti gli acquisti di modelli nuovi già stipulati o che verranno siglati entro la fine del mese di settembre.
In un mercato auto che vive fasi alterne una misura come l’aumento dell’IVA potrebbe essere un’ulteriore disincentivo alle immatricolazioni di auto nuove.
E’ per questo che Honda, Hyundai e Opel hanno deciso di proporre una soluzione palliativa, almeno per quei clienti che si sono trovati la nuova norma introdotta, diciamo così, tra capo e collo.

Il bonus IVA è cumulabile con gli altri sconti già offerti"

altro articolo
"Quanto può valere l’1% al momento di acquistare un’automobile? Chiunque voglia cambiare auto dovrà mettere in preventivo questo aumento, reso effettivo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale: l’acquisto di tutti i beni o servizi prevede ora un aumento dell’IVA dal 20 al 21%, principale soluzione introdotta dalla nuova manovra finanziaria entrata in vigore sabato scorso. Le filiali italiane di alcuni costruttori hanno scelto di tutelare l’acquirente “assorbendo” l’aumento, che non verrà dunque riversato sul contratto d’acquisto.

E si parla solo di Iva e non di IPT. Per una macchina come la Yaris III si parla 100,00-150,00 € tanto per dire. Una cifra trascurabile e ottenibile senza lacuna azione speciale della casa ma attraverso la normale relazione tra venditore e cliente.
Non vedo però nessuna casa che si accolla l'IPT che costituisce un costo ulteriore davvero importante.
 
5 mesi?
Contratto fatto sabato scorso, auto in arrivo, prima del 5 novembre...almeno così mi hanno detto.
Parlo di una Active 1300 benzina.
 
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