Articoli tecnici All-season, estive o invernali: facciamo chiarezza sulle gomme

capua87

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Nel campo degli pneumatici si stanno facendo strada – è il caso di dirlo – sempre più miti: dal costo troppo elevato delle gomme invernali al fenomeno delle all-season, che stanno invadendo il mercato. Vediamo cosa si nasconde dietro questi aggettivi e quali sono i comportamenti giusti da seguire per aumentare la sicurezza alla guida.Nella lotta tra gli pneumatici, ad avere la peggio spesso sono quelli invernali, considerati generalmente troppo cari, se non addirittura “inutili”. Ovviamente non è così, per nessuna delle due affermazioni (anche il prezzo, ad esempio, è diventato competitivo, grazie anche allo sviluppo dell’e-commerce su portali come Euroimportpneuamtici o servizi online come quello di Google Shopping), e allo stesso tempo non sono del tutto veritiere le promesse delle altre tipologie, all-season in testa. Insomma, bisogna fare un po’ di chiarezza, perché purtroppo, come vedremo, c’è ancora troppa disinformazione e disattenzione sul tema, con conseguenze pesanti sul fronte della sicurezza.

Analizziamo le differenze.


Partiamo subito dalle definizioni da manuale tecnico: la prima e principale differenza tra le tre tipologie di pneumatico sta nella mescola, studiata per rispondere al meglio alle temperature di riferimento. Quello estivo è quello caratterizzato da una mescola dura (che sopporta i picchi di caldo estivo), gli all season da una intermedia (che si adatta più o meno bene a tutto), e infine le gomme invernali vantano una composizione morbida, per rispondere alle gelate e alle temperature inferiori ai 7 gradi. Diverso anche il disegno del battistrada, in particolare per le cosiddette “termiche”, che hanno delle lamelle studiate per ingabbiare meglio la neve e aumentare l’aderenza su fondi innevati.

Il risparmio è guadagno?

Gli pneumatici invernali sono ideali e più sicuri quando si abbassano le temperature, eppure stentano a trovar spazio tra le abitudini degli automobilisti, a causa dei costi e del “fastidio” del cambio gomme, oltre che per una certa indolenza. Le case produttrici stanno perciò promuovendo delle soluzioni “alternative”, come appunto le gomme “all season”, che rappresentano un compromesso tra la performance degli pneumatici estivi e quella degli invernali dedicati: si tratta di una opzione che può rivelarsi valida per le regioni con clima invernale moderato (leggere nevicate, con temperature raramente sotto lo zero) e per chi desidera utilizzare lo stesso set di pneumatici l'anno (magari perché non può conservare un secondo treno stagionale), ma che non risolvono il problema, come riconosciuto anche dal Direttore di Assogomma, Fabio Bertolotti.

Il parere dell’esperto.

Interrogato su questo trend, Bertolotti ha infatti ricordato che non esistono pneumatici “quattro stagioni” dal punto di vista normativo, perché la legge riconosce solo quelli estivi e quelli invernali, contraddistinti dalla sigla M+S e dal pittogramma della montagna con il fiocco di neve (e, perciò, a rigor di norma gli all-season sono dei “semplici” invernali). Anche perché è “discutibile” pensare di poter avere una gomma che si adatti sempre al massimo a ogni situazione, e le performance di estivi e invernali nel rispettivo periodo restano le migliori. Più utile, dunque, pensare a delle particolari strategie di sgravi fiscali per gli automobilisti corretti e i gommisti.

La strada giusta.

Sgombrato il campo da qualche equivoco, restano però ancora tanti i dubbi e, soprattutto, i comportamenti non adeguati degli automobilisti italiani. Ne ha dato recente conferma la campagna “Vacanze Sicure”, promossa da Assogomma e Federpneus e basata sui risultati di oltre 9mila controlli effettuati dalla Polizia Stradale: il 15 per cento delle vetture presentava irregolarità alle gomme, a cominciare dal preoccupante avanzamento di quelle lisce (ovvero con battistrada inferiore agli 1,6 millimetri stabiliti dal Codice), che in un anno sono raddoppiate e raggiungono quasi il 6 per cento; salgono anche la non omogeneità per asse e l’assenza di revisione, così come la non conformità alla carta di circolazione, ovvero parametri che segnalano una disattenzione legata anche al tentativo di risparmiare. Meno logica è la scelta di quel 17 per cento di automobilisti che, in pieno giugno, circolano ancora con le gomme invernali, incuranti degli effetti della temperatura dell’aria e dell’asfalto sulla mescola morbida.
 
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