Articoli tecnici I rischi della pressione bassa

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SOTTO PRESSIONE Senz’aria non si vive. Non solo quella che si immette regolarmente nei polmoni, ma anche quella che riempie gli pneumatici. Viaggiare con le gomme gonfiate a una pressione che non è quella corretta provoca danni alle gomme, maggiore consumo di carburante, rischio di foratura e reazioni dell’auto difficili da controllare. Da indagini condotte negli ultimi anni da Assogomma, l’Associazione Nazionale delle Industrie della Gomma, Cavi Elettrici e Affini, in collaborazione con FederPneus, Aci e alla Polstrada della Lombardia è emerso un dato preoccupante: oltre il 40% degli automobilisti viaggia con pneumatici gonfiati meno del dovuto, sottoponendosi a serio pericolo.

Sembra quasi che la gomma, l’unico punto di contatto tra l’auto e la strada sia un optional di cui, una volta ritirata l’auto, non ci si debba più preoccupare. Non ci si cura della pressione, ma nemmeno del loro stato di usura. A causa del sottogonfiaggio, che provoca un consumo esagerato dei fianchi della gomma, il 18% degli automobilisti circola con pneumatici consumati in modo irregolare. E, che siano uomini o donne, giovani o meno giovani, delle gomme non si curano molto.

SPRECHI Dopo i primi anni di vita dell’auto, il 10% degli automobilisti circola con pneumatici lisci (con spessore del battistrada inferiore a 1,6 millimetri) e il 60% monta pneumatici al limite dell’usura, con lo spessore del battistrada compreso tra 1,7 e 3 millimetri, poco considerando che uno pneumatico nuovo ha un battistrada di 8, 9 millimetri. Un vero problema, con 3 milioni di veicoli che circolano con pneumatici non a norma e con circa 40 miliardi di litri di carburante sprecati ogni anno a causa di pneumatici sottogonfiati.

Un grande rischio e un grande spreco per tutti che è molto semplice e gratuito evitare, chiedendo almeno una volta al mese il controllo della pressione al proprio benzinaio (da effettuare a pneumatici freddi, dopo al massimo 2/3 chilometri di percorrenza) e verificando lo stato di usura delle gomme almeno ogni anno. Le Case produttrici di pneumatici si inventano ogni giorno soluzioni per rendere la guida più sicura ma sta agli automobilisti prendersi cura dei loro pneumatici e, quindi di loro stessi (oltre che degli altri automobilisti).

MONITORAGGIO DI SERIE I sistemi di controllo continuo della pressione degli pneumatici inizia a essere montato su auto di rango medio/alto, ma sarebbe auspicabile che venisse montato obbligatoriamente di serie su tutte, come Abs e airbag. Una volta che la pressione è costantemente monitorata, rimane il problema foratura, inconveniente che costituisce una situazione di pericolo se il pneumatico si affloscia di colpo o se si è costretti a sostituire la gomma in condizioni rischiose, come su strade molto trafficate o in zone poco raccomandabili.

L’ALTERNATIVA Una delle Case produttrici di pneumatici che si è presa a cuore il problema foratura è la Michelin, che per ovviare all’inconveniente propone tre differenti soluzioni. Il sistema più elementare ma comunque efficace è venduto con il marchio Kleber. Il pneumatico Kleber Protectis ha, infatti, al proprio interno un polimero sigillante che riesce a turare istantaneamente fori fino a 4,7 millimetri di diametro, efficace sia se, per esempio, il chiodo rimane conficcato nella gomma, sia che ne esca. L’automobilista quasi non si accorge nemmeno di aver forato.

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Michelin ZP è, invece, un sistema che consente di percorrere fino a 80 km alla velocità massima di 80 km/h con la gomma completamente sgonfia. Fa parte dei sistemi chiamati Run Flat e, come tutti i sistemi di questo tipo ha almeno un paio di svantaggi, come i fianchi più robusti per sostenere il peso dell’auto anche senz’aria che si rivelano meno confortevoli e l’obbligo di sostituzione della gomma dopo gli 80 km di autonomia.

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E PAX SIA Insieme a un consorzio di costruttori di pneumatici (Pirelli, Good-Year, Dunlop, Toyo) Michelin propone anche il sistema Pax. È un sistema destinato al primo equipaggiamento dell’auto, con cerchi speciali che incorporano un anello di gomma all’interno del cerchio che sostiene l’auto in caso di foratura. Con il Pax, in caso di pressione zero all’interno del pneumatico, si possono percorrere fino a 200 km alla velocità massima di 80km/h e lo pneumatico vero e proprio è uno pneumatico normale e normalmente riparabile. Il sistema Pax è adatto a tutti i veicoli anche pesanti, non diminuisce il comfort e aumenta la portata massima del veicolo senza aumentare significativamente il peso del complesso cerchio/ruota.

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