Spero che mi perdonerete ma ho venduto la mia Toyota Auris 2.2 D-CAT con nemmeno 6 mesi di vita e solo 10.000 km.
E' stata una decisione sofferta e meditata ma non c'è stato mai feeling con questa pur validissima macchina.
Provenivo da una Corolla che mi ha portato in giro per l'Europa per quasi 150.000 km in 3 anni (e sono certo che ne avrei fatti almeno altrettanti senza alcun problema).
L'Auris rappresentava l'evoluzione e la scelta più logica.
O almeno così credevo.
Nulla da dire sul motore, potente e divertente da guidare.
Ma il resto?
Plastiche di qualità scadente che si graffiano al minimo contatto, scricchiolii e rumorini vari provenienti da ogni angolo, problemi di convergenza e campanatura mai risolti nonostante numerose equilibrature e altri interventi.
Insomma, per una macchina da 25.000 Euro di listino mi sarei aspettato qualcosa di più, anzi, molto di più.
L'Auris mi ha deluso, profondamente deluso, e come conseguenza mi ha deluso Toyota che ha perso un cliente per sempre.
Scusate lo sfogo e spero mi perdonerete se vi ho fatto partecipi del mio dolore (perché, dopo tutto, mi sento sconfitto e tradito) ma non ce la facevo proprio più a tenermi tutto dentro (nonché a guidare una macchina che non mi ha mai conquistato).
Un'autovettura, al di là delle motive razionali che inducono all'acquisto (prezzo, valutazione dell'usato, costi di gestione bassi, ecc.), dovrebbe avere anche una componente emotiva irrazionale, quella che rende divertente e appagante la guida, quella che ci fa sentire orgogliosi della propria quattroruote.
Ecco, questi ultimi aspetti non ci sono mai stati, purtroppo, nel mio caso.
Auris addio!
Toyota addio!
Per sempre.
E grazie ancora per avermi ascoltato.
E' stata una decisione sofferta e meditata ma non c'è stato mai feeling con questa pur validissima macchina.
Provenivo da una Corolla che mi ha portato in giro per l'Europa per quasi 150.000 km in 3 anni (e sono certo che ne avrei fatti almeno altrettanti senza alcun problema).
L'Auris rappresentava l'evoluzione e la scelta più logica.
O almeno così credevo.
Nulla da dire sul motore, potente e divertente da guidare.
Ma il resto?
Plastiche di qualità scadente che si graffiano al minimo contatto, scricchiolii e rumorini vari provenienti da ogni angolo, problemi di convergenza e campanatura mai risolti nonostante numerose equilibrature e altri interventi.
Insomma, per una macchina da 25.000 Euro di listino mi sarei aspettato qualcosa di più, anzi, molto di più.
L'Auris mi ha deluso, profondamente deluso, e come conseguenza mi ha deluso Toyota che ha perso un cliente per sempre.
Scusate lo sfogo e spero mi perdonerete se vi ho fatto partecipi del mio dolore (perché, dopo tutto, mi sento sconfitto e tradito) ma non ce la facevo proprio più a tenermi tutto dentro (nonché a guidare una macchina che non mi ha mai conquistato).
Un'autovettura, al di là delle motive razionali che inducono all'acquisto (prezzo, valutazione dell'usato, costi di gestione bassi, ecc.), dovrebbe avere anche una componente emotiva irrazionale, quella che rende divertente e appagante la guida, quella che ci fa sentire orgogliosi della propria quattroruote.
Ecco, questi ultimi aspetti non ci sono mai stati, purtroppo, nel mio caso.
Auris addio!
Toyota addio!
Per sempre.
E grazie ancora per avermi ascoltato.